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Tapioca: cos’è e come si utilizza in cucina

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Quando si parla di tapioca ci si riferisce alla farina ottenuta dalla macinazione della manioca, una radice amara tipica delle zone tropicali. A voler essere precisi, bisognerebbe chiamarla amido di manioca perché le sue proprietà sono quelle tipiche degli amidi. Oltre che con il nome tapioca, è nota anche come yuca o cassava.

La tapioca è alla base dell’alimentazione delle popolazioni dell’America del sud e dell’Africa equatoriale, grazie all’elevato contenuto di carboidrati. Diffusasi poi in Europa, viene principalmente utilizzata per la preparazione di pappe per i neonati. Se da un lato l’elevato apporto calorico la rende adatta per i bambini o per le persone convalescenti, dall’altro risulta essere povera di proteine, vitamine e sali minerali dato è costituita per l’87% da carboidrati.

La radice della manioca dalla quale si ricava per l’appunto la tapioca, è simile ad una carota. Risulta però di dimensioni maggiori: può essere lunga fino a 80 cm e avere un diametro di 5 cm. La polpa interna è giallo-bianca e la scorza esterna piuttosto ruvida.

Ricavare la farina di tapioca, o meglio l’amido di tapioca, è un processo piuttosto lungo e laborioso. Occorre infatti separare l’amido dal lattice e dalle altre sostanze legnose nocive. Per fare ciò, il tubero viene grattugiato e lasciato a colare per poi essere sciacquato nuovamente, strizzato, essiccato e ridotto in farina.

Tapioca, proprietà e benefici

La farina di tapioca è poverissima di scorie, quindi altamente digeribile. Favorisce la digestione e aiuta il funzionamento di tutto l’apparato digerente. E’ in grado di apportare benefici anche a coloro che soffrono di colite.

Da un punto di vista nutritivo, come detto in precedenza, ha un elevato potere calorico. Ideale quindi per l’alimentazione di bambini e convalescenti in sostituzione alla classica crema di riso.

Un altro aspetto importante consiste nel fatto che la tapioca è in grado di rendere più digeribile il latte. Come? Cuocendo, i granuli di amido si gonfiano e disperdono la caseina contenuta nel latte, ma anche in altri derivati come i formaggi.

Un’ulteriore punto a suo favore: è una farina naturalmente senza glutine. Nonostante i suoi pregi, la tapioca è sconsigliata ai soggetti diabetici o sovrappeso.

Tapioca, come si utilizza in cucina

In Europa è difficile trovare l’amido di tapioca puro. Solitamente viene infatti mischiato ad altri amidi come quello di riso o di patate (fecola). Oltre che per la preparazione di pappe, può essere utilizzata in cucina per addensare salse e minestre. La manioca intesa come tubero invece, può essere cucinata in molti modi molti dei quali sono utilizzati anche per le patate: purè, vellutate e chip.

Una delle ricette più conosciute che è possibile preparare con questa farina sono le arepas. Tipiche dell’America latina, sono dei panini solitamente serviti con formaggio, salumi, avocado e verdure.

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Foto di http://banchettodei.com/

Essendo una farina naturalmente priva di glutine, è ideale per tutti coloro che hanno problemi di intolleranze, come i celiaci. E’ possibile preparare delle cialde, simili alle piadine, che poi possono essere farcite in vari modi.

Con le perle di tapioca è possibile preparare dolci golosi dalla consistenza gelatinosa.

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Primo tra tutti il budino, ma non dimentichiamo torte e creme deliziose.

Tapioca, dove trovarla

Difficile da trovare pura, la farina di manioca si trova spesso miscelata ad altri amidi come quello di riso o la fecola di patate. Oggi è reperibile nei negozi di prodotti biologici e nei supermercati più forniti.

2 risposte

  1. La manioca è molto buona come le Patate,certo con sapore diverso, ma buonossima. Si trova la tapioca em negocio cinese o asiatico con il nome di fecola di manioca.

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