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Primo piatto tipico della tradizione campana, gli spaghetti alla Nerano portano in tavola ingredienti semplici e gustosi. Bastano zucchine e provolone del Monaco per realizzare una ricetta veloce, gustosa e molto semplice. Il nome ci riporta alla costiera amalfitana, dove Nerano spicca per le sue coste e per la bontà del suo cibo. La caratteristica di questo piatto sta proprio nell’ingrediente principale: il Provolone del Monaco, questo formaggio a pasta filata di media stagionatura si presenta con la forma tipica del caciocavallo, viene prodotto sui monti Lattari esclusivamente con latte di Vacca Agerolese. È proprio questo latte, prezioso poiché prodotto in piccole quantità, a conferire profumo e sapore particolari a questo formaggio. Merito delle vacche che hanno la fortuna di pascolare in un territorio incontaminato, dal foraggio arricchito dal clima, che si riflette nel sapore del latte prodotto.

Ingredienti per 2

  • Spaghetti: 160 g
  • Zucchine scure: 200 g
  • Provolone di Monaco: 100 g
  • Aglio: 1 spicchio
  • Basilico: q,b
  • Olio Evo: q.b
  • Sale: q.b
  • Preparazione: 10 minuti
  • Cottura: 12 minuti
  • Totale: 22 minuti
  • Calorie: 820 Kcal/porzione

Preparazione

1

Portare ad ebollizione la pentola con l’acqua, dove si andrà a cuocere la pasta.

2

Nel frattempo, lavare le zucchine sotto acqua corrente e tamponare con un foglio di carta assorbente. Rimuovere con un coltello le estremità e tagliare a rondelle spesse mezzo centimetro.

3

In una padella antiaderente scaldare a fuoco medio l’olio. Quando sarà ben caldo friggere le zucchine.

4

Girare le zucchine a metà cottura per far dorare da entrambi i lati. Scolare su carta assorbente.

5

Quando l’acqua bolle, aggiungere gli spaghetti e cuocere per il tempo di cottura della pasta. Scolare al dente. Tenere da parte l’acqua di cottura della pasta.

6

In una padella antiaderente aggiungere un filo d’olio, lo spicchio d’aglio, lasciar soffriggere qualche minuto e aggiungere le zucchine fritte.

7

Aggiungere un pizzico di sale e unire gli spaghetti. Far saltare, abbassare la fiamma, aggiungere il provolone grattugiato e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Mescolare fino a formare una cremina morbida. Se necessario aggiungere altra acqua. Completare con il basilico fresco.

Accessori:

  • tagliere
  • pentola in acciaio Inox
  • padella antiaderente
  • schiumarola per scolare la pasta
  • cucchiaio
  • coltello
  • grattugia

Consigli e suggerimenti:

  • Possiamo usare in questa ricetta il nostro insostituibile aglio sott’olio. Aggiungere lo spicchio e anche l’olio di conserva, renderà il nostro piatto delicato e aromatico.
  • L’acqua di cottura della pasta è un elemento molto prezioso che torna spesso utile in cucina nelle preparazioni senza sugo di pomodoro, per amalgamare e fare da base per morbide cremine. Questo avviene grazie al contenuto di amidi che deriva dalla cottura della pasta. Inoltre utilizzando l’acqua residua di cottura, usiamo un liquido ancora caldo, che aggiunto alle nostre preparazioni non ne blocca la cottura, né causa formazione di fastidiosi grumi.
  • Se non troviamo il Provolone del Monaco? Niente paura, rinunceremo al suo caratteristico sapore, ma possiamo sostituirlo con un caciocavallo o provolone. E poi ricordiamoci di fare scorta del Provolone del Monaco, se andiamo in visita a Nerano!

Conservazione

È preferibile consumare al momento della preparazione. Si può in alternativa conservare per 2 giorni, e aggiungere al momento del consumo il provolone.

Storia

Questo piatto nasce negli anni ’50, nella cucina di un ristorante nella baia di Nerano per soddisfare i capricci notturni del principe di Sirignano, che giunto a Positano, si recò in questo ristorante, che data l’ora si trovava sfornito di  Casualmente si decise di aggiungere un formaggio particolare come il provolone del Monaco ad un piatto povero come la pasta con le zucchine, abbinamento che risultò un successo.

Con le sue note speziate e pungenti il provolone del Monaco è adatto ad essere assaporato come antipasto o per la preparazione di primi piatti, sfruttando la sua capacità di filare a caldo, creando morbide creme, come nel caso di questa ricetta, in cui oltre ad esaltare il sapore delle zucchine, legherà il piatto.

Il nome di questo formaggio deriva dai pastori che, provenienti dai monti, scendevano a valle nei mercati napoletani per vendere i loro prodotti, e usavano vestirsi con mantelle che ricordavano i monaci.

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