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Panettone o pandoro? Sotto il periodo di Natale la domanda ogni anno si ripropone e la risposta è sempre molto difficile. Per chi non ama particolarmente il pandoro così com’è, quest’anno vi proponiamo un’alternativa che potrà farvi cambiare idea: il pandoro farcito con crema al mascarpone,decorata con frutti rossi e zucchero a velo, una variante golosissima e ideale da servire ai vostri commensali alla fine delle cene di Natale, ma anche come merenda o spuntino nei pomeriggi delle feste. Una ricetta che piacerà a grandi e piccini, facilissima e veloce da realizzare, senza cottura. Pochi ingredienti e qualche accorgimento vi daranno un dolce da leccarsi i baffi! Se poi volete preparare tutto con le vostre mani, potete usare la nostra ricetta del pandoro con il metodo veloce.

Ingredienti per 10 persone

  • Pandoro: 1
  • Mascarpone: 400 g
  • Zucchero semolato: 160 g
  • Uova medie fresche: 6
  • Marsala secco: 2 cucchiai
  • Acqua: 200 ml
  • Lamponi: 80 g
  • Mirtilli: 80 g
  • Ribes rossi: 40 g
  • Zucchero a velo: q.b
  • Foglioline di menta: q.b.
  • Preparazione: 20 minuti
  • Cottura:
  • Totale: 20 minuti
  • Calorie: 568 Kcal/100 g

Preparazione

1

Dividete i tuorli dall’albume. Montare gli albumi a neve ben ferma per almeno 3 minuti con uno sbattitore elettrico ad alta velocità oppure con una planetaria.

2

In un’altra ciotola montare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema chiara. Ci vorranno circa 4 minuti.

3

Aggiungete i tuorli al mascarpone, mescolando fino a ottenere una crema omogenea.

4

Incorporate al composto gli albumi montati a neve e mescolateli delicatamente con una spatola, dal basso verso l’alto, per ottenere una crema compatta.

5

Preparate adesso la bagna. Versate acqua e zucchero in un pentolino e scaldate il tutto sul fuoco, a fiamma media. Lo zucchero deve sciogliersi completamente ma non deve arrivare a bollore. Aggiungete poi il marsala oppure il rum. Mescolate e spostate dal fuoco, versate il liquido in una ciotolina di vetro e lasciatelo raffreddare.

6

Tagliate il pandoro orizzontalmente in fette di circa 2 centimetri di spessore. Tenete circa un bicchiere di crema al mascarpone da parte.

7

Posizionate la base del pandoro sul piatto da portata e spennellate la bagna con un pennello da cucina. Stendete poi su tutta la superficie della fetta due cucchiai di crema al mascarpone.

8

Posizionate la fetta successiva in modo che le punte del pandoro si incrocino. Bagnate e farcite. Proseguite in questa modalità per tutti gli strati.

9

Decorate le punte del pandoro con ciuffetti di crema, usando una siringa per dolci con beccuccio a stella. Spolverizzate di zucchero a velo e completate la decorazione.

10

Completate la decorazione con lamponi, mirtilli, ribes e foglioline di menta. Lasciate raffreddare il tutto in frigorifero per almeno 1 ora prima di servire.

Consigli e suggerimenti

Il pandoro con crema al mascarpone si può conservare in frigo, in una tortiera chiusa, per 1 giorno al massimo.

La crema al mascarpone deve essere molto corposa, non deve risultare liquida. Montate quindi con cura gli albumi, assicurandovi che siano sodi e compatti. Potete sostituire l’albume con 300 grammi di panna montata.

Usate delle ciotole di vetro o di acciaio, ben fredde, in modo da montare il composto con più facilità.

Potete cambiare a piacimento il ripieno del pandoro, farcendolo con una gustosissima crema all’arancia che potete mescolare con il mascarpone, deliziosa nel periodo invernale. Abbinate la crema all’arancia con delle scaglie di cioccolato bianco e cioccolato fondente!

Usate sempre uova freschissime, oppure pastorizzatele. Per pastorizzare le uova, montate tuorli e albumi in una ciotola mentre praticate una cottura a bagnomaria, quindi con una pentola di acqua calda sotto. Usate un termometro da cucina. Le uova saranno pastorizzate quando raggiungeranno i 60-65°. Usare uova fresche e dalla provenienza certificata oppure uova pastorizzate è importante per garantire la sicurezza nel consumo di uova crude.

Storia

Il pandoro nacque il 14 ottobre 1884 quando Domenico Melegatti, pasticcere veronese, presentò la ricetta al Ministero dell’Agricoltura e Commercio del Regno d’Italia, registrando il brevetto al suo nome. Da quel momento la ricetta del pandoro non fu mai cambiata. Il nome “pandoro” deriva dal colore dell’impasto, di un giallo brillante, che ricorda le sfumature dorate.

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