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Nelle regioni del Sud Italia, e in particolare in Puglia, sono un must. Ma anche nel resto dello Stivale sono sempre più conosciute e consumate. Stiamo parlando delle inconfondibili Friselle: ciambelline simili a taralli croccanti e saporiti, da accompagnare a condimenti di ogni genere. Frise, Freselle, Friseddre: tanti modi diversi di chiamarle, ma uniche nel loro genere. Ma come farcire le Friselle? Tipicamente si accompagnano a pomodorini, olio, sale e aglio, ma si sposano ottimamente anche con una Caponata di melanzane o una Peperonata calabrese dal gusto deciso, diventando un vero e proprio piatto completo con cui pranzare o cenare. Volete sapere come si preparano le tipiche Friselle pugliesi? Vediamolo con la ricetta originale.

Ingredienti per circa 14 Friselle

  • Semola di grano rimacinata: 260 gr
  • Farina 0 (260-280 W): 150 gr
  • Lievito di birra fresco: 8 gr
  • Acqua fredda: 250 gr
  • Zucchero di canna (o bianco): 1 cucchiaino raso
  • Olio Extra Vergine di Oliva: 40 gr
  • Sale fino: 10 gr
  • Preparazione: 3 ore
  • Cottura: 40 minuti
  • Totale: 3 ore, 40 minuti
  • Calorie: 375 Kcal/100 gr

Preparazione

1

Nella ciotola della planetaria inserire la semola rimacinata e la farina 0, realizzando una conca centrale. Inserire il lievito fresco sbriciolato, versare l'acqua fredda e il cucchiaino raso di zucchero. Iniziare a impastare con la planetaria o, in alternativa, a mano.

2

Una volta che il lievito si è sciolto, mentre si continua a impastare, aggiungere il sale e l'olio a filo. Lavorare il composto finché non si staccherà facilmente dalle pareti della ciotola. Se dovesse risultare troppo umido, aggiungere poca farina fino a raggiungere la consistenza ideale. Spostare su una spianatoia infarinata l'impasto, lavorarlo a mano velocemente per una decina di minuti e realizzare un panetto arrotondato da far riposare nella ciotola ricoperta di pellicola trasparente per 1 ora e mezza, in un ambiente caldo.

3

Quando l'impasto è lievitato, dividerlo in piccoli panetti da 100 gr e realizzare con ciascuno, con le mani, un filoncino lungo circa 30-35 cm.

4

Ora diamo forma alle Friselle: per ciascun filoncino realizzato, unire le due estremità per formare una ciambella, premendo leggermente per chiuderla. Adagiarla sulla leccarda ricoperta con carta forno, facendo attenzione ad allargare leggermente la ciambellina formata. Procedere in questo modo per tutte le Friselle e lasciar lievitare nuovamente per un'ora al caldo, finché non avranno raddoppiato il volume. Fare attenzione a lasciarle abbastanza distanziate tra loro in modo che non si uniscano.

5

Una volta lievitate, infornare le Friselle in forno preriscaldato a 200°C per 15-18 minuti, fino a quando non risultano leggermente dorate. Lasciarle intiepidire per qualche minuto e, nel frattempo, abbassare la temperatura del forno a 150°C.

6

Tagliare ogni Frisella, con l'aiuto di un coltello seghettato per pane, a metà in senso orizzontale e infornarle nuovamente per altri 20 minuti fino a quando non risulteranno biscottate. Farcire le Friselle a piacere e servire!

Accessori

  • Una planetaria
  • Un coltello seghettato per il pane
  • Pellicola trasparente

Consigli e suggerimenti

  • Eseguire la seconda cottura subito dopo aver tagliato a metà le Friselle, in modo da ottenere la giusta consistenza biscottata.
  • L’impasto delle Friselle deve lievitare al caldo. Per questo potreste inserire la ciotola con il panetto nel forno tenendo accesa soltanto la luce. Si formerà un tepore che faciliterà la lievitazione dell’impasto.
  • Viste le lunghe tempistiche per la preparazione delle Friselle, dovute alla lievitazione, potete preparare l’impasto la sera prima o al mattino.
  • Si usa spesso ‘sponsare’ le Friselle, ossia inumidirle passandola velocemente sotto l’acqua corrente. In questo modo si ammorbidiscono al meglio per essere poi condite e mangiate.
  • Potete utilizzare il lievito di birra disidratato al posto di quello fresco. In tal caso, bisogna tenere conto che 1 gr di lievito disidratato corrisponde a 3 gr di quello fresco.
  • Questi taralli croccanti danno il meglio di sé quando vengono conditi. Le Friselle pugliesi vengono tradizionalmente arricchite con pomodorini, aglio, olio e sale; ma esiste anche la versione che vede l’aggiunta di alici marinate, origano e basilico. In alternativa potreste usarle come base per accompagnare le verdure cotte in padella, come i Carciofi o un delizioso e originale Hummus di peperoni. Sperimentate vari accostamenti per trovare le combinazioni che più vi piacciono.

Conservazione

Conservare le Friselle in un sacchetto di carta per 8/10 giorni, in un ambiente asciutto. Una volta ‘inzuppate’ vanno consumate subito perché con il passare del tempo rischierebbero di diventare ‘mollicce’ e non più piacevoli nella consistenza. La congelazione è sconsigliata.

Storia

Dalle origini antichissime, addirittura risalenti al X secolo a.C., le Friselle sono uno dei fondamenti della storia del Sud Italia. Dai Fenici che le consumavano come pane da viaggio nelle navigazioni e imbevute con acqua di mare e olio di oliva, fino ai giorni nostri, queste ciambelline biscottate hanno accompagnato numerose generazioni. La loro forma a ciambella non è per nulla casuale. Anticamente, infatti, le Friselle venivano infilate in una corda annodata a formare una collana, in modo da trasportarle agilmente durante i viaggi.

Consumate particolarmente dai pescatori che le inzuppavano con l’acqua di mare e le condivano con zuppe di pesce o di cozze, oggi sono utilizzate come sfizioso aperitivo o come pranzo completo grazie ai ricchi condimenti che possono accompagnarle.

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