Cognac e Amaretto raccontano la storia di due paesi in cui le organizzazioni criminali gestivano, soprattutto durante gli anni ’40 e ’70, i traffici di droghe e di alcolici di contrabbando. E proprio a uno di questi gruppi si ispira il nome French Connection. Dal colore rosso scuro e dai riflessi ambrati, questo drink è il più dolce della Triade, ma anche il più corposo. Ideale da sorseggiare con calma dopo una lunga giornata lavorativa, quando si vuole staccare la spina e rilassarsi meditando. La sua preparazione richiede soltanto pochi minuti e non servono particolari strumenti da barman. Vediamo come si prepara il cocktail criminale French Connection.
Ingredienti per 1 persona
- Cognac: 35 ml
- Amaretto: 35 ml
- Ghiaccio a cubetti: 4/5
- Per decorare: scorzetta di arancia e/o ciliegina al Maraschino
- Preparazione: 5 minuti
- Cottura:
- Totale: 5 minuti
- Calorie: 160 Kcal/cocktail
Preparazione
Inserire nel bicchiere tumbler basso i cubetti di ghiaccio fino a raggiungere il bordo del bicchiere
Versare sopra al ghiaccio (‘on the rocks’) i due ingredienti: Cognac e Amaretto
Con l’aiuto di un cucchiaino dal manico allungato, mescolare delicatamente e infine servire decorando il bicchiere con una ciliegina al Maraschino e/o una scorzetta di arancia

Accessori
- Un bicchiere tumbler basso o, meglio ancora, di tipo Old Fashioned
- Un cucchiaino dal manico allungato
Consigli e suggerimenti
La preparazione di questo cocktail after-dinner è molto semplice e veloce. Noi vi suggeriamo alcune dritte per ottenere un French Connection da far invidia ai migliori barman.
- Gli alcolici da inserire in questo cocktail sono soltanto due e perciò il loro sapore è decisivo. Preferite un Cognac e un Amaretto di buona qualità per gustarne al meglio ogni sfaccettatura di gusto
- Il French Connection può essere bevuto anche senza ghiaccio. Per i palati più forti che preferiscono assaporare a pieno il gusto degli alcolici contenuti evitando che si vadano ad appiattire
- Per chi preferisce il Brandy italiano al Cognac, è possibile sostituirlo nelle stesse quantità . Otterrete la versione che viene definita Italian Connection
Storia
Le sue origini non sono del tutto certe, anche se l’idea comune è che il French Connection sia nato intorno agli anni ’50. Si racconta che il suo nome sia ispirato all’omonima organizzazione criminale corso-marsigliese che deteneva il primato dei traffici di droga dall’Europa verso gli Stati Uniti. E anche gli ingredienti che ne fanno parte lo confermano: il Cognac francese e l’Amaretto italiano; due paesi che rappresentavano i gruppi criminali in stile mafioso più famosi della storia e collaboranti tra il Vecchio e il Nuovo Continente per traffici illegali e criminalità di vario genere.
Il French Connection, essendo ispirato a gruppi criminali e mafia, rientra nella Trilogia Criminale dei cocktail, insieme al Godfather (‘padrino’) e il Godmother (‘madrina’). Oggi sono cocktail conosciuti e sorseggiati in tutto il mondo, rientranti nella categoria dei più forti come gradazione alcolica.
Conclusione
Dolce e deciso, con note di mandorla e il calore del Cognac, il French Connection è per palati forti. Accendete della musica jazz e rilassatevi con un bicchiere Old Fashioned trale mani e sorseggiate lentamente questo cocktail after-dinner tra i più alcolici e saporiti. E se siete amanti dei cocktail a base di Cognac vi suggeriamo anche l’Alexander e il Sazerac. Tutti da provare.