fbpx Skip to main content

Il pane di segale è un pane scuro, leggero, friabile e adatto a tutti i regimi alimentari. La segale è una pianta che appartiene alla famiglia delle graminacee e il suo uso è noto fin dall’antichità. È particolarmente consigliato per chi segue una dieta sana e bilanciata, perché ricco di fibre, vitamine e sali minerali, povero in glutine e in proporzione ha meno calorie del normale pane casareccio, ma sazia di più. Oltre a favorire la digestione e a dare un valido aiuto contro la stitichezza, è anche un ottimo alleato per il cuore: la presenza della lisina aiuta i vasi sanguigni e combatte l’arteriosclerosi. Il pane di segale è perfetto sia per accompagnare altri ingredienti salati che dolci: è un pane molto versatile che può essere consumato giornalmente. Ottimo per la colazione con un velo di burro e marmellata, ma anche per una merenda gustosa, farcito con Philadelphia, salmone ed erbette. Insomma, il pane di segale è un alimento che non dovrebbe proprio mancare sulla vostra tavola! La ricetta è semplice e veloce. Vediamo insieme tutti i passaggi per preparare in casa il pane di segale:

Ingredienti per per 500 g di pane cotto

  • Farina di segale: 200 g
  • Farina 00: 200 g
  • Lievito di birra fresco: 10 g
  • Sale marino fino: 5 g
  • Olio Evo: 30 ml
  • Acqua: 300 ml
  • Preparazione: 4 ore, 15 minuti
  • Cottura: 40 minuti
  • Totale: 4 ore, 55 minuti
  • Calorie: 200 Kcal/100 g

Preparazione

1

Mescolate le due farine in una ciotola capiente e aggiungete il lievito di birra sbriciolato.

2

Versate metà della dose di acqua. Impastate inizialmente con la leccapentola, poi a mano.

3

Aggiungete l’ultima parte di acqua e il sale, continuando a impastare con le mani. Aggiungete l’olio e proseguite a impastare fino a ottenere un panetto liscio e compatto.

4

Coprite la ciotola con pellicola di alimenti e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 2 ore. Il tempo di lievitazione varierà leggermente in base alla temperatura.

5

Una volta lievitato, rovesciate l’impasto sulla spianatoia e spolveratelo di farina. (

6

Stendete l’impasto fino a 1 cm di spessore, con l’aiuto di un mattarello. Una volta steso, arrotolatelo per ottenere una baguette e posatelo su una teglia foderata di carta forno. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo a lievitare altre 2 ore a temperatura ambiente.

7

Dopo due ore scoprite l’impasto e praticate alcuni taglietti sulla parte superiore, con l’aiuto di forbici da cucina.

8

Infornate a forno ventilato preriscaldato a 180° per 40 minuti.

Consigli e suggerimenti

Vi consigliamo di setacciare la farina 00 prima di unirla a quella di segale, in modo da evitare la formazione di grumi.

In alternativa alla farina 00 potete usare anche una manitoba, di maggior forza, che regge bene la lievitazione.

Diminuendo la quantità di lievito aumenteranno i tempi di lievitazione, ma migliorerà anche la digeribilità e la leggerezza del prodotto.

Bagnate la carta forno sotto l’acqua corrente e poi strizzatela con cura, prima di appoggiarci il pane: questo trucco farà sì che in cottura non si attacchi e non si bruci sul fondo!

Il pane di segale può essere conservato in un sacchetto di carta chiuso per un massimo di due giorni. Potete anche valutare di tagliarlo a fette e congelarlo per usarlo all’occorrenza.

Potete aggiungere all’impasto uno o due cucchiai di semi di finocchio o spolverare la superficie con dei semi di sesamo: il sapore sarà ancora più ricco e la consistenza più crunchy!

Storia

La segale è un cereale antichissimo, coltivato nel Medio Oriente da millenni e natodurante l’età del bronzo come pianta spontanea e selvatica. Si diffuse dapprima in Grecia e nei Balcani, poi, grazie a scambi commerciali, il cereale arrivò in Europa verso il X secolo, dove fu utilizzato soprattutto dalle popolazioni del nord Europa, come i Celti e i Germanici, che lo macinavano e ci preparavano il pane nero, fonte di sostentamento per migliaia di persone. La produzione del pane di segale è tipica soprattutto nei paesi tedeschi e scandinavi anche per ricette tradizionali come il kalakukko ma, negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre di più in tutta Europa. In Italia è consumato soprattutto nelle regioni del nord vicine alle Alpi.

Lascia una risposta