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Oggi cuciniamo un piatto povero della tradizione siciliana, perfetto per sfruttare un ortaggio tipico della stagione invernale, nonché alleato prezioso per la nostra salute. La pasta con i cavolfiori alla siciliana è un’ottima ricetta per rendere sfizioso e gustoso il cavolfiore, che forse non tutti apprezzano. Io per prima ho sempre odiato l’odore sgradevole che libera in cottura e ho scoperto questo piatto grazie alla mia nonna, che pur di farmi cambiare idea su questo ortaggio non si è data per vinta, proponendomelo in questa veste più croccante. Le carte vincenti della pasta con i cavolfiori alla siciliana, sono infatti l’accostamento del cavolfiore, precedentemente sbollentato, con un mix di cipolla, acciughe, pangrattato che viene fatto tostare, e dulcis in fundo, l’uvetta. Il contrasto che si crea di consistenze, con il croccante del pane e il cremoso del cavolfiore, convive con il contrasto tra il dolce dell’uvetta e il salato dell’acciuga. E se adesso siete curiosi di provare un’altra ricetta con il cavolfiore, preparate lo sformato di cavolfiore con cuore di mozzarella!

Ingredienti per 2 persone

  • Cavolfiore bianco: 300 g
  • Cipolla bianca: 10 g
  • Acciughe sott’olio: 10 g
  • Pangrattato: 40 g
  • Parmigiano grattugiato: 10 g
  • Uvetta appassita: 50 g
  • Pinoli tostati: 2 cucchiai
  • Fusilli: 140 g
  • Olio extravergine: q.b
  • Sale: q.b
  • Preparazione: 5 minuti
  • Cottura: 30 minuti
  • Totale: 35 minuti
  • Calorie: 380 Kcal/100 g

Preparazione

1

Puliamo il cavolfiore, rimuovendo le foglie esterne incidendo col il coltello alla base.

2

Con il coltello incidiamo alla base delle varie cime, dividendole così dal gambo centrale. Se le cime sono grandi possiamo separarle ulteriormente. Sciacquiamo le cime con acqua fresca, e le mettiamo a bollire in acqua calda salata, per circa 20 minuti. Il tempo di cottura può variare in base alla grandezza delle cime, possiamo quindi controllare con una forchetta la consistenza. Se vogliamo che in cottura il cavolfiore si sfaldi creando una cremina, lasciamo cuocere fino a sentirlo molto morbido con la forchetta, se invece vogliamo mantenere dei pezzi interi e croccanti di cavolfiore, lo scoleremo al dente.

3

Mentre aspettiamo che il cavolfiore sia pronto, prepariamo gli altri ingredienti. Mettiamo a rinvenire l’uvetta in un bicchiere contenente acqua tiepida.

4

Facciamo tostare il pangrattato in una padella antiaderente ben calda, girando di tanto in tanto per evitare che bruci troppo.

5

Mettiamo una pentola piena di acqua sul fuoco (possiamo usare l’acqua di cottura del cavolfiore), e una volta raggiunto il bollore, andremo a cuocere i nostri fusilli.

6

In una padella facciamo scaldare un filo d’olio, e aggiungiamo la cipolla tritata. Quando sarà diventata morbida, aggiungiamo i filetti di acciuga, tenendo il fuoco medio e con un cucchiaio mescoliamo per farla sciogliere, ed evitare che bruci.

7

Aggiungiamo a questo punto i cavolfiori e un cucchiaio di acqua di cottura (o acqua della pasta), per tenere morbida la preparazione. Facciamo insaporire per qualche minuto, uniamo l’uvetta e i pinoli tostati.

8

Scoliamo la pasta nel condimento, mescolando bene e aggiungendo all’ultimo il pangrattato.

Conservazione

Possiamo conservare la nostra pasta al cavolfiore per 2-3 giorni in frigo, in contenitore chiuso.

Varianti

Numerose sono le varianti che possiamo assaggiare in giro o creare noi stessi. Possiamo come già anticipato, cuocere il cavolfiore fino ad averlo bello morbido, in modo che in padella si sciolga fino a formare una cremina, a cui aggiungere dello zafferano, prima di andare a condire la pasta.

Il piatto risulta già saporito, ma possiamo terminare con una grattugiata di caciocavallo o pecorino.

Curiosità

Tante sono le varietà che troviamo in commercio di questo curioso ortaggio. Bianco, viola, arancione e verde, per colorare, come la tavolozza di un pittore, la nostra tavola. Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Crucifere, la stessa di broccoli e verza, e con loro condivide le numerose proprietà, quali elevato contenuto di acqua e fibre. I cavolfiori hanno inoltre un basso contenuto calorico e sono molto ricchi di sali minerali e vitamine, con azione depurativa e antiossidante. Ed è proprio l’alta presenza di zolfo a essere responsabile del fastidioso odore che si libera in cottura e presto invade la stanza. Per limitare questo inconveniente possiamo aggiungere qualche foglia di alloro nell’acqua in cui andremo a cuocere il cavolfiore.  Anche perché sarebbe davvero un peccato rinunciare a consumare questa verdura, dal sapore delicato che ben si presta ai più svariati abbinamenti.

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