Le โpelateโ: le castagne bollite secondo la tradizione dell’entroterra ligure
Con questa ricetta vi guido in un viaggio nel passato e nelle tradizioni dell’entroterra ligure, ma soprattutto in quelle della mia famiglia.
I mesi autunnali della mia infanzia erano resi profumati e gustosi dalle castagne, che mio nonno raccoglieva in grandi quantitร nel nostro bosco e metteva ad asciugare sugli essiccatoi per qualche giorno, prima che fossero pronte per essere mangiate. Quando arrivava il momento, lui si sedeva al tavolo e ne sbucciava tantissime, poi mia nonna preparava un grande pentolone d’acqua sulla stufa, aggiungeva un mazzetto di finocchietto selvatico, le castagne e il sale grosso. Dopo pochi minuti la casa profumava divinamente ed ero certa che avrei avuto, dopo cena, un dessert fenomenale. E ne cuoceva cosรฌ tante perchรฉ con quelle avanzate, nei giorni successivi, mio nonno si preparava la colazione: le tuffava nel caffelatte al posto dei biscotti. Un’abitudine un po’ bizzarra ai miei occhi di bambina, ma sicuramente da provare anche al giorno d’oggi.
Queste sono le โpelateโ, โpeaeโ, in dialetto genovese: le nostre castagne bollite, semplici e nutrienti. Vediamo come prepararle insieme.

Come preparare le castagne bollite:
1Sbucciate le castagne praticando prima un taglietto con la punta del coltello, poi fate leva con la lama e vedrete che la buccia verrร via facilmente. Questaย operazione sarร semplice con le castagne acquistate, che avranno giร perso l’umiditร perchรฉ raccolte da qualche tempo. Se utilizzate castagne raccolte da voi nei boschi, abbiate l’accortezza di lasciarle asciugare in un luogo caldo e secco per qualche giorno su una gratella prima di cimentarvi con la pelatura, altrimenti l’operazione sarร estremamente difficoltosa. Non rimuovete la pellicina chiara interna che le proteggerร durante la cottura.







