Con la ricetta della pizza in padella seguiremo tutti gli step della preparazione della pizza, ma invece di finire in forno, utilizzeremo la padella antiaderente. Esistono diverse ricette al riguardo, io preferisco non rinunciare al tempo di lievitazione. Con lievitazione si intende la fase in cui l’impasto raddoppia di volume. Una volta uniti tutti gli ingredienti, e lavorati energicamente per 10 minuti circa, per attivare i lieviti, si lascia il panetto a riposare in luogo asciutto e caldo. In questa fase si ha la fermentazione del lievito, che producendo anidride carbonica fa gonfiare l’impasto. Più riusciamo a fare lievitare l’impasto, più questo sarà soffice e soprattutto digeribile, in qualsiasi modo preferiamo poi cucinarlo. Gli unici accorgimenti per favorire questa fase saranno utilizzare acqua tiepida, o comunque non fredda, non aggiungere il sale insieme al lievito (poiché il sale favorisce la struttura glutinica, ma inibisce l’attività dei lieviti), e impastare con le nostre mani energicamente per 10-15 minuti prima di lasciarlo a riposo. Se proprio non avete tempo, potete dimezzare il tempo di lievitazione. La ricetta della pizza in padella torna davvero utile quando per vari motivi, non è possibile utilizzare il forno, o per semplice pigrizia. Ci servirà una padella antiaderente non troppo bassa e il suo coperchio. Il materiale antiaderente permetterà di diffondere in modo uniforme il calore ed evitare che il cibo si attacchi, il coperchio tratterà il vapore all’interno, proprio come avviene nel forno, aiutando la pizza a crescere e cuocere. La fiamma va tenuta bassa. Un altro accorgimento è quello di aggiungere mozzarella o altri formaggi a metà cottura, per evitare di scioglierli e perderli subito.
Ingredienti per 2 persone
- Farina 00: 150 g
- Farina Manitoba: 150 g
- Acqua tiepida: q.b
- Lievito di birra in polvere: 1/2 bustina
- Olio evo: q.b
- Sale: q.b
- Preparazione: 90 minuti
- Cottura: 15 minuti
- Calorie: 320 Kcal/porzione
Preparazione
In una ciotola disponiamo a fontana le farine, e il lievito. Misceliamo bene. Aggiungiamo poco per volta l’acqua, che deve essere tiepida. Iniziamo ad amalgamare con le mani. Prima di aggiungere l’ultima porzione di acqua, vi sciogliamo il sale, e aggiungiamo all’impasto. Trasferiamo l’impasto su un piano in legno, per lavorarlo con le mani. Aggiungiamo continuando a lavorarlo con le mani.

Impastiamo fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, per almeno 10 minuti.

Riponiamo il panetto in una ciotola, e copriamo con la pellicola, per preservare l’umidità dell’impasto ed evitare che si secchi. Riponiamo in un luogo al riparo da correnti d’aria, lasciamo riposare per 1 ora.
Nel frattempo possiamo preparare i nostri condimenti: passata di pomodoro o pelati, conditi con un pizzico di sale (eventualmente anche un pizzico di zucchero se la salsa risultasse troppo acida), uno spicchio d’aglio, origano e un goccino di acqua. (se lasciassimo la salsa troppo densa in cottura si seccherebbe troppo).
Tagliamo la mozzarella a cubetti, e prepariamo altri ingredienti come cipolla e olive.
Prendiamo l’impasto, ne preleviamo una porzione, che stendiamo con le mani su un tagliere. Possiamo aiutarci con dell’olio per stenderla più facilmente.

Mettiamo la padella antiaderente sul fuoco a fiamma bassa, adagiamo la nostra pizza, mettiamo il sugo, tralasciando i bordi, e copriamo col il coperchio.

Trascorsi 5 minuti circa (quando vediamo che l’impasto sta iniziando a cuocere, e il sugo a rapprendersi), aggiungiamo anche la mozzarella e gli altri ingredienti.
Conservazione
La pizza si conserva in frigo, per 2-3 giorni.
Varianti
Possiamo condire la nostra pizza a piacimento. Possiamo inoltre creare dei calzoni, ovvero delle pizze ripiene, e proseguire sempre con la cottura in padella.
Curiosità
Esistono in commercio diversi tipi di farine a seconda degli usi che dobbiamo farne. Per una pizza soffice preferiamo utilizzare farine forti, ovvero più ricche di glutine, che consentono di ottenere impasti più elastici e morbidi. Il glutine infatti permette di formare lo scheletro che farà da sostegno all’amido, riuscendo anche a trattenere l’anidride carbonica sviluppata dal lievito. In questa ricetta abbiamo scelto di miscelare una farina forte come la manitoba, con la farina 00.