La pasta alla gricia è uno dei classici della cucina romana, assieme alla cacio e pepe e alla pastasciutta all’amatriciana. Difatti è considerata come l’antenata della stessa amatriciana, proprio perché alla base le due ricette hanno la stessa preparazione e gli stessi ingredienti, l’unica differenza è l’aggiunta/l’assenza del pomodoro nella preparazione. Ci sono però diverse ipotesi sull’origine del nome, infatti, c’è chi l’attribuisce al Gricio, il rivenditore di pane e altri generi alimentari; ma la teoria più sostenuta è quella che attribuisce la nascita della gricia in un paese nei pressi di Amatrice, una cittadina in provincia di Rieti, situata in una posizione di confine tra il Lazio e l’Abruzzo. La Gricia, come anche gli altri piatti tipici, veniva consumata principalmente dai pastori che andavano per pascoli con strutto, pasta secca, guanciale , pepe e pecorino. La particolarità è proprio la ricchezza dei pochi elementi, sebbene ricchi di gusto, per creare un primo piatto davvero delizioso. Vediamo insieme come prepararla.
Ingredienti per 2 persone
- guanciale: 150 g
- pecorino: 100 g
- mezze maniche: 160 g
- pepe: q.b
- Preparazione: 15 minuti
- Cottura: 15 minuti
- Totale: 30 minuti
- Calorie: 500 kcal/100 g
Preparazione
Per prima cosa mettiamo la pentola con dell’acqua sui fornelli. Sarà necessario il tempo di cottura della pasta per creare la gricia.

Nel frattempo che l’acqua raggiunga il suo bollore, tagliamo a striscioline il guanciale e facciamolo rosolare con un filo d’olio in una padella. Aggiungiamo anche del pepe nero. Appena sarà rosolato per bene chiudiamo la fiamma.

Quando l’acqua bolle saliamo e versiamo la pasta. Quando mancano 2 minuti alla cottura (al dente), trasferiamo la pasta nella padella dove abbiamo rosolato il guanciale e finiamo la cottura risottandola con un mestolo di acqua di cottura. Quando la nostra pasta sarà ben risottata, spegniamo il fornello e mantechiamo aggiungiamo man mano il pecorino in modo da creare una cremina densa e gustosa da leccarsi i baffi. Mi raccomando, la pasta va mantecata a fornello spento.

Impiattiamo le nostre mezze maniche alla gricia con una spolverata di pecorino e pepe nero.
Note
La particolarità di questo primo è la cremina di pecorino che si forma mantecando la pasta, per chi non sa resistere alla tentazione, è d’obbligo fare la scarpetta con il sughetto restante. In alternativa alle mezze maniche, potete usare anche tipi di pasta lunga, se la preferite, come i tonnarelli, tipici della tradizione romana.