La caponata siciliana di melanzane è un piatto tipico della tradizione siciliana. Si tratta di un preparato costituito da un insieme di ortaggi (elemento principale è la melanzana), che prevedono come condimento oltre al sugo di pomodoro, anche sedano, cipolla, olive e capperi in salsa agrodolce. Non c’è stagionalità per la preparazione di questo piatto. Viene fatto sia in estate che in inverno. La regina del piatto non è una melanzana qualunque, ma la violetta palermitana, estremamente versatile e caratterizzata da una polpa soda che non si sfalda in cottura. La caponata di melanzane può essere conservata sotto vetro per l’inverno. La ricetta originale prevede che le melanzane vengano tagliate a cubetti e fritte in abbondante olio. Gustato caldo o freddo, come contorno o come antipasto, magari su una fetta di pane, questo piatto racchiude tutti i sapori di una terra magnifica, qual è la Sicilia. Ci sono numerose varianti di questa ricetta. Le preparazioni e gli ingredienti possono cambiare da città in città. Ogni siciliano avrà la sua ricetta familiare, tramandata magari da generazione in generazione. Molto apprezzata anche la versione della caponata di melanzane con il pesce.
Ingredienti per 2 persone
- melanzane: 1 kg
- sedano: 500 g
- cipolle: 2
- olive verdi: 50 g
- capperi dissalati: 2 cucchiai
- pinoli: 1 cucchiaio
- passato di pomodoro: 1 bottiglia
- aceto: 1/2 bicchiere
- zucchero: 50 g
- olio extravergine: q.b
- Preparazione: 20 minuti
- Cottura: 45 minuti
- Totale: 65 minuti
- Calorie: 303 kcal/100 g
Preparazione
La prima cosa da fare per preparare la caponata di melanzane è lavare le melanzane, privarle del torsolo, quindi tagliarle a cubetti. Nella versione originale i cubetti sono tagliati piuttosto grandi. Per una versione più light e salutare, nella ricetta proposta anziché friggere le melanzane si opta di farle cuocere su una teglia rivestita di carta forno. Prima di infornare, irroratele con un filo di olio e cuocete a 200°C per 20 minuti.

Nel frattempo lavate il sedano sotto abbondante acqua corrente. Dopo averlo asciugato privatelo dalle foglie e dai filamenti, quindi tagliarlo a pezzi della dimensione di circa un centimetro. Prendere un tegame, riempirlo di acqua, aggiungere il sedano a pezzetti e lasciate cuocere fino a quando il sedano non sarà tenero.

Nel mentre che il sedano si ammorbidisce e le melanzane in forno arrivino a cottura, rosolare in una padella antiaderente la cipolla affettata finemente. Irrorare con poco olio e lasciate cuocere fino a quando non diventa morbida.

Aggiungere ora alle cipolle, il sedano, la passata di pomodoro, le olive, i capperi. Lasciate insaporire per qualche minuto. Gli ingredienti utilizzati per la preparazione della caponata di melanzane dovranno amalgamarsi bene.

Una volta che le melanzane avranno raggiunto la cottura desiderata, trasferirle nel tegame con gli altri ingredienti. Mescolare il tutto delicatamente con un cucchiaio di legno. Proseguire con la cottura per almeno 15-20 minuti. Alla fine della cottura regolare di sale.

E’ giunto il momento di conferire al piatto quella caratteristica connotazione agrodolce. Per farlo aggiungere al preparato l’aceto e lo zucchero, quindi proseguire la cottura per altri 10 minuti. Prima di spegnere il fuoco, aggiungere i pinoli. Si deve aspettare circa un’ora per poter degustare la caponata di melanzana.
Curiosità
L’etimologia della parola caponata è molto simile alla parola spagnola caponada, che ha un significato molto simile. Altra etimologia popolare è quella secondo cui la parola caponata deriverebbe dal termine “capone“, nome utilizzato in alcune parti della Sicilia per indicare la lampuga. Questo pesce veniva servito anticamente sulle tavole degli nobili siciliani, condito con quel condimento agrodolce, tipico anche della caponata.
La leggenda narra che il popolo non potendo acquistare quel prezioso pesce, avesse sostituito la melanzana con il capone. Altri però sostengono che l’origine del nome derivi dalle “caupone“, termine con cui si chiamavano le taverne dei marinai.
La Caponata di melanzane è ormai un piatto della cucina italiana conosciuto in tutto il mondo. Questo primato lo si deve all’attività industriale iniziata nel 1869 dalla famiglia Pensabene, ma anche ai Fratelli Contorno, un’antica famiglia di conservieri di Palermo. In un piccolo opificio in Corso Tukory a Palermo, veniva inscatolata in lattine, quindi esportata in tutto il mondo.
Conservazione
Se avanza della caponata (cosa piuttosto difficile, perché un cucchiaio tira l’altro), si potrà conservarla in apposito contenitore debitamente chiuso e riposto in frigorifero per almeno 2-3 giorni. Prima di consumarla nuovamente, è consigliabile toglierla dal frigo un paio di ore prima di consumarla. La caponata non va consumata fredda, ma a temperatura ambiente.
Varianti
Della caponata di melanzane si trovano diverse varianti. La ricetta cambia da città in città, ma anche da quartiere a quartiere. Ogni famiglia ha la sua ricetta, che viene tramandata gelosamente da madri in figlie.
Mentre la caponata palermitana è la versione più semplice e classica (che prevede come ortaggio solo la melanzana) quella agrigentina è più ricca, grazie all’aggiunta del peperone, mandorle e uvetta secca (oltre agli altri ingredienti di base).
Le mandorle tostate (valida alternativa ai pinoli) vengono utilizzate anche nella versione trapanese della ricetta. Nel catanese, invece, si aggiungono le patate e peperoni alla preparazione di base. Questa ricetta prende il nome di caponatina. Peculiarità della versione catanese è anche quella dell’uso del pomodoro pelato al posto della passata di pomodoro.
La caponata di pesce spada è una variante molto gustosa della caponata di melanzane. Questa preparazione richiama alla mente quella antica del capone. Al posto della lampuga, oggi, viene utilizzato il pesce spada, che viene preliminarmente infarinato e fritto, quindi aggiunto alla caponata di melanzana.
Consigli
Nella ricette base della caponata di melanzane è previsto l’uso dei pinoli, ma se non sono di vostro gusto o non li avete a casa, niente paura perché possono essere sostituiti dalle mandorle pelate.
Se potete utilizzate sempre ortaggi di provenienza biologica.
Se non dovesse piacere il gusto dell’agrodolce, potrete gustare la vostra caponata di melanzane non aggiungendo alla preparazione lo zucchero e l’aceto. Il risultato finale sarà comunque eccezionale.