Gli spaghetti di soia, come il riso alla cantonese, il sushi e i ravioli al vapore, sono diventati uno dei piatti più famosi della cucina orientale in Italia. Chiaramente i gusti sono stati rivisitati e adattati ai nostri palati, ma tutto questo non ci impedisce di gustare un piatto dai sapori particolari.
Gli spaghetti di soia sono simili ai nostri spaghetti per la forma, tuttavia i tempi di cottura sono decisamente inferiori. Oggi è possibile trovarli in praticamente tutti i supermercati nel reparto etnico (inutile dirvi che è il mio preferito). Ho deciso di cucinarli con tante verdure, insaporirli con zenzero, cipollotti e aglio, tutti sapori tipici di questa cucina.
Vediamo insieme come preparare gli spaghetti di soia
1Come prima cosa dedicatevi alla preparazione delle verdure. Tagliate a julienne le zucchine dopo averle lavate e private delle estremità. Fate la stessa cosa con le carote. Se sono bio, potete anche non sbucciarle.
2Affettate i funghi campignon dopo aver rimosso la pellicina che ricopre la testa. Affettate anche il cipollotto.
3In un wok, scaldate due cucchiai di olio e rosolate l’aglio tritato e lo zenzero grattugiato.
4Unite poi tutte le verdure e lasciatele cuocere. Se le volete tenere dovrete aggiungere qualche cucchiaio di acqua, in caso contrario saranno pronte in una decina di minuti.
5Sfumate poi con la salsa di soia in quantità a piacere.
6Preparate la pasta seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Nel mio caso è stato sufficiente lasciarla in ammollo 5 minuti in acqua bollente.
7Scolate la pasta con delle pinze direttamente nella padella con le verdure e saltatele velocemente.
8Servite ancora calda e se proprio volete immedesimarvi nell’atmosfera asiatica non dimenticate le bacchette!
Note
La padella ideale per questo tipo di preparazioni è il wok. La sua particolare forma consente una distribuzione ottimale del calore. Le verdure si cuoceranno velocemente, rimanendo croccanti e modificando in modo minimo le proprietà nutrizionali.
Questa padella è comoda anche per friggere poiché l’olio raggiunge temperature molto elevate in breve tempo.