Devo dire che la pinsa romana è stata una piacevole scoperta. Una sorta di pizza/focaccia dalla forma allungata arricchita, nella sua versione più semplice con solo olio e rosmarino. È una ricetta che trova le sue radici nell’antica Roma e gli ingredienti che la compongono, secondo proporzioni ben definite, sono la farina di frumento, quella di soia, quella di riso e il lievito madre. In commercio esistono addirittura dei preparati con le farine miscelate, ma sarà difficile reperirli fuori dal Lazio.
Non avendo a disposizione il lievito madre, ho optato per il lievito tradizionale, ma vi garantisco che il gusto non ne risentirà. I lunghi tempi di lievitazione vi daranno un prodotto altamente digeribile, ideale per essere personalizzato secondo i vostri gusti.
1In una ciotola mettere la farina e il lievito.
2Aggiungere l’olio e mescolare velocemente.
3Versate l’80% dell’acqua, il sale, quindi l’acqua restante.
4Formate una specie di panetto e, lasciandolo nella ciotola, trasferitelo in frigorifero coperto da pellicola per 24-48 ore.
5Prelevate quindi l’impasto e stendetelo su un foglio di carta forno, dandogli una forma leggermente ovale.
Lasciate lievitare ancora 3 ore.
6Condite con olio, sale grosso e rosmarino e infornate a 200°C per 10 minuti.
Servite calda o fredda.