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Il suo nome significa letteralmente ‘Padrino‘. E se vi è venuto in mente il film omonimo del 1973 avete fatto bene. Le sue origini sono infatti intrecciate al periodo dei gangster italo-americani degli anni ’40 e ’50 e, secondo una delle versioni ufficiali, avrebbe un collegamento diretto con la pellicola di Francis Ford Coppola. Il Godfather appartiene alla cosiddetta Trilogia Criminale dei cocktail in stile gangster. I suoi compagni in questa Triade? Il Godmother e il French Connection. L’Amaretto è l’elemento costante, mentre il secondo ingrediente cambia in ciascuno di questi tre cocktail. Semplice e veloce nella preparazione, necessita di soli due ingredienti. Vediamo quali sono e come si prepara il Godfather.

Ingredienti per 1 persone

  • Scotch Whisky: 35 ml
  • Amaretto: 35 ml
  • Ghiaccio: 4/5 cubetti
  • Per decorare: scorzetta di arancia e una ciliegina al Maraschino
  • Preparazione: 5 minuti
  • Cottura:
  • Totale: 5 minuti
  • Calorie: 200 Kcal/cocktail

Preparazione

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Tra i cocktail più semplici nella composizione e nella preparazione, il Godfather è proprio alla portata di tutti. Non serve assolutamente essere esperti miscelatori e non sono necessari nemmeno particolari strumenti da barman. Ecco i 3 passaggi molto veloci con i quali ottenere un Godfather da far invidia ai migliori Barman.

2

Inserire nel bicchiere tumbler basso i cubetti di ghiaccio fino a raggiungere il bordo del bicchiere

3

Versare sopra al ghiaccio i due ingredienti: l’Amaretto e lo Scotch Whisky

4

Con l’aiuto di un cucchiaino dal manico allungato mescolare gli ingredienti delicatamente e infine servire decorando il bicchiere con una ciliegina al Maraschino e una scorzetta di arancia. Più facile di così!

Accessori

  • Un bicchiere tumbler basso o di tipo Old Fashioned
  • Un cucchiaino dal manico allungato

Consigli e suggerimenti

  • Sembra banale specificarlo, ma ovviamente un cocktail dai soli due ingredienti non diluiti, richiede che essi siano di buona, se non ottima, qualità. In questo modo avrete la possibilità di assaporare tutte le migliori caratteristiche dell’Amaretto e del Whisky
  • Il Godfather si presta a numerose varianti. Provate quella chiamata Godchild con l’aggiunta della crema di latte, oppure il Godfather II che vede la sostituzione del Whisky con il Bourbon. Trovate quella che più incontra il vostro gusto

Storia

La sua storia non è del tutto chiara, ma si può dire che le versioni più accreditate sulle origini del cocktail Godfather sono due. La prima lo vede nascere negli Stati Uniti negli anni ’70 grazie al film ‘Il Padrino’ del regista Francis Ford Coppola. Si racconta che Marlon Brando, attore protagonista di questa pellicola, fosse un amante di questo drink e per questo si decise di dargli questo nome in suo onore. Inoltre, l’uso dell’Amaretto, liquore tipicamente italiano, rafforzava l’idea di collegamento con la nostrana mafia.

Secondo l’altra ipotesi, invece, il Godfather sarebbe stato creato dal barman italo-americano Donato ‘Duke’ Antone a Los Angeles, tra gli anni ’40 e ’50. A cosa si sarebbe ispirato? Ai famosi gangster italo-americani che in quel periodo frequentavano i locali notturni. Insomma sempre di gangster e mafia, negli anni del Proibizionismo, si parla. E da qui la nascita, sempre nello stesso periodo storico, della cosiddetta Triade o Trilogia Criminale dei cocktail in cui rientrano anche il Godmother e il French Connection. In tutti e tre i casi uno è l’ingrediente comune: l’Amaretto.

Conclusione

Dal sapore avvolgente e strutturato, nonostante i soli due ingredienti, e il grado di alcolicità elevato, rendono il Godfather un cocktail più adatto come after-dinner e per i palati più forti. Se volete assaporare un buon cocktail non banale, rilassati dopo una giornata di lavoro, meditando sul divano con un Old Fashioned tra le mani, questo drink può fare al caso vostro.


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