La parigina è una delle ricette più goduriose che mi sia mai capitato di provare, dopo il rustico leccese. Non so voi ma io quando vedo della pasta sfoglia con un ripieno filante non ragiono più. La parigina però, non si limita al ripieno filante. Troviamo anche prosciutto e salsa di pomodoro adagiati su una base per pizza e ricoperti di pasta sfoglia. Non si può desiderare di meglio.
A scapito del nome, la parigina ha origini napoletane. Si ritiene sia nata nel comune di Afragola agli inizi degli anni ’70. Si è poi diffusa in tutta Italia con nomi diversi a seconda delle zone. Restano pressoché invariati invece gli ingredienti di questo rustico delizioso. A Napoli viene servita tagliata in quadrati nelle rosticcerie ad ogni ora del giorno come spezza fame da passeggio.
Come preparare la parigina:
1Stendete l’impasto della pizza dandogli una forma il più rettangolare possibile. Io vi consiglio di utilizzare quello già pronto del banco frigo perché ha già la giusta forma e lo spessore adeguato.
2Stendetevi sopra una generosa quantità di salsa di pomodoro che avrete precedentemente condito con olio e sale (poco più della metà della dose indicata).
3Ricoprite con le fette di prosciutto e con quelle di provola dolce. Nell’eseguire queste operazioni, abbiate cura di mantenervi lontani dal bordo di un paio di centimetri.
4Stendete un altro velo di salsa di pomodoro.
5Ora srotolate la pasta sfoglia e, lasciandola sulla carta forno, rivoltatela direttamente sulla pizza. Rimuovete la carta delicatamente e sigillate bene i bordi premendo con i polpastrelli. Sarebbe meglio avere i due rotoli, pasta sfoglia e pizza, circa della stessa dimensione (sono riportate sulle confezioni). Io l’ho preparata rettangolare, ma se avete la pasta sfoglia rotonda andrà bene lo stesso. Dovrete stendere, o acquistare, anche la base per pizza rotonda.
Bucherellate la superficie con una forchetta.
6Infornate a 200°C per 30 minuti. Se la superficie dovesse colorirsi troppo, copritela con un foglio di carta stagnola.
7Lasciatela intiepidire prima di servirla.