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Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha avuto una Diplomatica come torta di compleanno. A tutti (o quasi) è capitato almeno una volta di assaggiarla, di perdersi tra il croccante della sfoglia, la delicatezza della crema pasticcera unita alla crema chantilly, la morbidezza del pan di spagna bagnato da un dolcissimo sciroppo liquoroso. Una ricetta che può sembrare complicata, ma non lo è affatto: basta seguire il procedimento con pochi, piccoli accorgimenti e il gioco è fatto. In meno di un’ora di lavoro e dopo 3 ore di riposo in frigorifero avrete una torta deliziosa che vi farà fare un figurone con i vostri ospiti. Potete prepararla in forma quadrata, rotonda o rettangolare, oppure preparare delle piccole monoporzioni da servire singolarmente, guarnendo il dolce con delle foglioline di menta fresca o altre decorazioni a vostro piacimento. Pronti a mettervi ai fornelli?

Ingredienti per 6 persone

  • 180 g di zucchero semolato
  • 90 g di farina 00
  • 90 g di fecola di patate
  • 6 uova
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • Zucchero a velo q.b. per la sfoglia
  • 300 ml di latte intero
  • 200 ml di panna fresca liquida
  • 70 g di zucchero a velo
  • 30 g di amido di mais
  • 2 tuorli d'uovo
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 200 ml di acqua
  • 50 g di zucchero semolato
  • 20 ml di rum
  • Preparazione: 50 minuti
  • Cottura: 45 minuti
  • Totale: 1 ora, 35 minuti
  • Calorie: 702Kcal/porzione

PREPARAZIONE

1

Iniziate con la preparazione del pan di spagna. In una ciotola capiente sbattete le uova con lo zucchero con delle fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Ci vorranno circa 15 minuti.

2

Setacciate la farina 00 e la fecola. Aggiungete il mix di farine e il pizzico di sale al composto un cucchiaio per volta, mescolando dal basso verso l’alto per non far smontare.

3

Accendete il forno in modalità statica a 180° per preriscaldarlo.

4

Imburrate e infarinate leggermente uno stampo quadrato. Versate l’impasto nello stampo e livellatelo. Infornate per 30 minuti senza mai aprire il forno.

5

Dopo 30 minuti controllate la cottura aprendo il forno. Eventualmente dovesse essere ancora molto chiaro, potete cuocere altri 5 minuti.

6

A cottura ultimata estraete lo stampo dal forno e fate raffreddare completamente il pan di spagna prima di sformarlo. Una volta freddo, tagliate tutti e quattro i bordi e rimuovete lo strato superiore del pan di spagna.

7

Realizzate la crema diplomatica seguendo la nostra ricetta.
Per la ricetta della crema diplomatica vi serviranno 300 ml di latte intero, 2 tuorli, 50 g di zucchero semolato, 30 g di amido di mais e 1/2 bacca di vaniglia per realizzare la crema pasticcera. 200 ml di panna fresca liquida, 70 g di zucchero a velo per realizzare la crema chantilly.

8

Togliete la pasta sfoglia dal frigo. Dopo dieci minuti, srotolatela e ricavate con un coltellino due quadrati dalle dimensioni 20x20 cm.

9

Trasferite i due rettangoli su una leccarda ricoperta di carta forno e bucatela con i rebbi di una forchetta. Questo passaggio è importantissimo per evitare che la sfoglia si gonfi in cottura!

10

Con un pennello da cucina, bagnate leggermente la superficie delle sfoglie con acqua e cospargetele di zucchero di canna.
Cuocete le sfoglie in forno a 180° per 12-13 minuti, fin quando la superficie non risulterà ben dorata.

11

Nel frattempo preparate la bagna per il pan di spagna: versate acqua e zucchero in un pentolino e ponete sul fuoco a fiamma media. Quando lo zucchero sarà completamente sciolto, spegnete il fuoco e aggiungete il rum.

COMPOSIZIONE DEL DOLCE

1

Su un piatto da portata appoggiate una sfoglia e cospargetela di crema diplomatica, avendo cura di livellarla.

2

Appoggiate sulla crema lo strato di pan di spagna e bagnatelo abbondantemente con lo sciroppo al rum, aiutandovi con un pennello da cucina. Versate poi la crema diplomatica sul pan di spagna, lasciando da parte qualche cucchiaio.

3

Terminate con l’ultimo strato di sfoglia. Spolverizzate con abbondante zucchero a velo.

4

Con la crema che avrete tenuto da parte cercate di livellare i bordi, in modo da ottenere un dolce liscio.
Lasciate riposare la torta almeno 3 ore in frigorifero prima di servire.

Accessori

  • Fruste elettriche
  • Ciotole
  • Pentolino dal fondo spesso
  • Stampo quadrato 20×20 cm
  • Pennello da cucina

Consigli e suggerimenti

La torta diplomatica può essere conservata in frigorifero, coperta da pellicola o chiusa in un contenitore ermetico, per due giorni al massimo. Potete, in alternativa, congelarla: all’occorrenza potete poi scongelarla tenendola in frigorifero un giorno intero.

I singoli ingredienti della torta diplomatica possono essere congelati: il pan di spagna cotto può essere congelato avvolto nella pellicola, mentre la sfoglia va congelata cruda.

La torta diplomatica deve riposare almeno 3 ore in frigo prima di poter essere consumata.

È possibile preparare pan di spagna, crema e sfoglia il giorno prima dell’assemblaggio, conservando pan di spagna e crema in frigorifero avvolti dalla pellicola. La sfoglia, invece, va conservata in un luogo fresco e asciutto, coperta da un canovaccio pulito.

Potete sostituire il rum con un liquore a vostra scelta: alchermes, marsala, limoncello o un altro vino liquoroso. Potete, eventualmente, anche eliminarlo completamente (se la torta dovesse essere preparata per dei bambini, potete aggiungere qualche goccia di essenza di vaniglia).

Un consiglio? Provate ad aggiungere uno strato di frutti di bosco freschi! Mirtilli, lamponi e more si adattano perfettamente al resto della ricetta e vi daranno una torta diplomatica forse meno tradizionale, ma sicuramente molto gustosa!

Storia

Si racconta che la torta diplomatica prenda il nome dalla preparazione ideata dal cuoco del Duca di Parma che, nel Quattrocento, volle regalare un dolce delizioso a Francesco Sforza. L’idea di chiamarla “diplomatica” deriva dal fatto che i “diplomatici” erano persone dell’agiata classe aristocratica; erano colti e conoscevano le lingue, mediavano tra i nobili e si recavano all’estero per trattare con i sovrani stranieri. Il dolce doveva essere servito proprio durante gli incontri tra i diplomatici: per questo motivo fu chiamato “torta diplomatica”.

Anche la Sicilia e la Campania ne rivendicano la paternità, ma la vera origine della torta è in realtà incerta.

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